SCUOLA SVIZZERA SCI NARA
UN’IDEA CHE FUNZIONA E CHE DURA DA 40 ANNI!
Nel 1979 un gruppo di quattro maestri di sci bleniesi, già attivi nella scuola svizzera sci Blenio operante allora sia a Campo Blenio che al Nara, decidono di fondare una scuola di sci indipendente attiva nella stazione turistica del Nara.
Ideatori e fondatori della Scuola Svizzera Sci Nara, sono gli istruttori IS:
Primo presidente della neocostituita scuola viene eletto Cesare Cima mentre il compito di direttore è affidato a Santino Beretta, entrambi maestri di sci IS con pluriennale e comprovata esperienza nel settore.
L’attività della scuola conta in quel periodo iniziale su un organigramma di istruttori (IS) e monitori relativamente ridotto, ed è incentrata ancora esclusivamente sull’insegnamento di un’unica disciplina, lo sci alpino. Al termine degli anni settanta l’attività dello sci in Ticino così come in Svizzera, è ancora in ascesa e conoscerà il suo apice massimo attorno alla metà degli anni ottanta.
Nella scuola del Nara venivano impartite lezioni private e di gruppo, si organizzavano corsi settimanali e corsi con gruppi provenienti dalla vicina Italia, come il Cral Mazzuchelli, l’Aermacchi, il Cai Cantù, il Cai Morone, il Cai Germignaga ed altri ancora…
Nel 1983 a direttore della scuola è nominato Bernardino Cima, il quale da ulteriore slancio all’attività con la proposta di corsi con alloggio e animazione, l’ampliamento dell’offerta con gare di sci per club e associazioni, un’ulteriore ampliamento dell’attività per i corsi con i gruppi provenienti dalla vicina Lombardia ed altre numerose ed interessanti innovazioni. Sotto la sua direzione, si procede pure alla realizzazione della nuova sede della scuola a Cancorì, che permette di rendere più agevole e accogliente l’attività come pure all’infrastrutturazione della pista gare con la posa interrata dei cavi per il cronometraggio, la costruzione delle casette di partenza dei tracciati di gara e del piccolo chalet per il deposito materiale e locale cronometraggio all’arrivo della pista gare a Ör Segrin.
Durante questo periodo la stazione invernale del Nara approda, uscendo dal fallimento della precedente società, nelle mani di Gualtiero Pedimina, energico ed infaticabile lavoratore già fondatore e promotore degli impianti della vicina stazione di Carì, il quale apporta diversi miglioramenti alle piste di sci ed in particolare alla struttura ricettiva del ristorante “La Pernice” a Cancorì.
Per quanto riguarda lo “sci tradizionale”, questo periodo coincide come già detto in precedenza, con il raggiungimento dell’apice di questo sport in Svizzera e di rimando anche per il Cantone Ticino. Dall’inizio degli anni novanta purtroppo il settore scivola gradatamente ma inesorabilmente in una profonda crisi. Complici il sopravvento di altri sport innovativi e attrattivi specialmente per i giovani, come lo snowboard che coglie in un primo tempo impreparata tutta l’attività sciistica tradizionale, il susseguirsi di alcune stagioni con scarso innevamento e una certa disaffezione per questo sport, mettono a dura prova la stazione invernale e la società che la gestisce.
Nella stagione 1992 – 1993 la stazione del Nara subisce un nuovo decisivo cambiamento. Alla gestione Pedimina subentra la gestione di Egidio Cattaneo, grande imprenditore e “patron” degli impianti del Monte Tamaro, che con pari cuore e passione del suo predecessore si getta nella mischia nel tentativo di risollevare le sorti del comprensorio sciistico e con un giovane direttore degli impianti, Gianluca Lepori, apporta ulteriori e significative modifiche agli impianti oramai vetusti.
In questo periodo di rilancio viene sostituita la seggiovia Leontica – Cancorì con un nuovo e veloce impianto ad ammorsamento automatico, vengono riammodernati lo skilift “Fontanelle” con l’adozione di piattelli al posto delle vecchie e difficoltose ancore, lo skilift della bassa di Nara con l’impiego di ancore lunghe e viene creata la pista slitte che ridà una nuova immagine alla stazione, aprendo nel contempo ad un’attività che risulta essere vincente e innovativa a livello ticinese. Tutti questi interventi hanno dato una nuova ventata di ottimismo sia agli avventori della stazione come pure alla nostra scuola di sci, favorendo e facilitando decisamente la nostra attività.
Durante questi anni si assiste all’avvento deciso dello Snowboard anche in Ticino, disciplina che all’inizio fu sottostimata e vista come una delle tante mode passeggere di poca durata, ma che al contrario e per fortuna, si è rivelata come un cambiamento epocale nel mondo degli sport invernali. Lo snowboard disciplina molto attrattiva per i giovanissimi, impone alle scuole di sci di operare un cambiamento fondamentale, obbligandole a diversificare le proprie attività e proposte, creando così le premesse per un rilancio delle stesse sotto una chiave più dinamica e al passo con le esigenze della clientela.
Nel 1994 per la scuola sci del Nara si assiste ad un nuovo avvicendamento ai vertici con la presidenza assunta in un primo tempo da Piero Roberti ed in seguito da Moreno Veglio e la nomina a direttore di Leonardo Toschini, che con l’aiuto dei suoi collaboratori si adopera per trasmettere nella mentalità dell’istruttore di sci, questa nuova “forma mentale polivalente”, constatato come il futuro delle scuole di sci tradizionali passa necessariamente per questa diversificazione delle attività, pena l’esclusione dall’attrattivo mercato dato da queste nuove discipline sportive. La “scuola di sci”, intesa unicamente come dispensatrice di lezioni in questo determinato sport, si trasforma dapprima in “scuola di sci & snowboard” con l’arrivo dei primi istruttori e monitori di snowboard, in parte formati direttamente in questo settore ed in parte “riciclati” dallo sci grazie alla polivalenza di alcuni maestri.
Questo processo di diversificazione non si limita allo snowboard, ma si estende allo sci grazie al cambiamento dei materiali e all’avvento dello sci carving, che soppianta in pochi anni e a tutti i livelli lo sci di tipo classico senza “sciancratura”. Vengono inoltre proposti ai clienti lezioni con nuove metodologie e altri materiali di scivolamento come il monocarver, gli sci corti (big-foot), ed il telemark reinterpretato in chiave moderna.
Durante gli anni novanta la scuola ripropone come in precedenza corsi di sci settimanali e lezioni private con in aggiunta corsi per mamme e bambini, corsi per “evergreen” e asilo-sci. Purtroppo la richiesta di gare aziendali e di club come pure i corsi con club provenienti dalla vicina Italia, molto forte e presente negli anni ottanta, subisce una netta involuzione.
Le lezioni private in questo periodo riacquistano la loro decisa importanza, rivelandosi la “spina dorsale” dell’attività della scuola.
Nella seconda parte degli anni ’90 la stazione del Nara, a causa della morte improvvisa del proprietario Egidio Cattaneo, va incontro nuovamente a grosse difficoltà finanziarie che decretano il fallimento della stessa. All’inizio degli anni 2000 si susseguono poi una serie di gestioni molto travagliate e finalmente si approda nel 2003 alla creazione della società “Amici del Nara”, attuale società che gestisce la stazione, mentre tutto quanto riguarda la parte degli immobili e degli impianti diventa di proprietà del nuovo comune di Acquarossa. La società ”Amici del Nara” opera attualmente su base principalmente di volontariato.
Nel 2003 Leo Toschini, lascia il “timone” della scuola al nuovo direttore Stefano Beretta e alla nuova generazione composta da un gruppo di istruttori molto affiatati e motivati cresciuti in seno alla scuola, divenuta oramai a tutti gli effetti una “scuola di sport sulla neve”, definizione questa data anche al nome della nuova formazione di maestro di sci, che grazie ad una formazione più completa e al riconoscimento federale, diventa a tutti gli effetti una professione con attestato professionale federale.
Stefano Beretta con dinamismo e intraprendenza ha portato avanti l’attività con l’introduzione di novità di tutto rilievo. Suo e del suo staff il merito dell’acquisto e messa a disposizione della piccola manigliovia per il campo scuola alla partenza della seggiovia del 2000, come pure la creazione in collaborazione con il Telemark club Ticino della “Telemarkada” che nasce da “una costola impazzita” della scuola di sci grazie ad alcuni monitori di Telemark innamorati dell’uso dello sci con il tallone libero.
Manifestazione questa che è diventata oramai un punto fisso per gli appassionati di questa tecnica nel calendario invernale ticinese. Nel 2010 Stefano Beretta lascia a sua volta la direzione della scuola.
Gli succede alla conduzione della stessa per la prima volta una donna, Romina Morisoli maestra di snowboard. Romina con un carattere solare, ma deciso, pur continuando nel solco tracciato dai predecessori ha saputo dare un’impronta personale e femminile all’attività, creando un’ambiente di lavoro piacevole e disteso e portando a sua volta ulteriori miglioramenti e novità.
Romina ha riservato particolare cura all’insegnamento dei più piccoli introducendo una serie di materiali didattici attuali con alla testa il costume-pupazzo “Snowli” per animare l’asilo-sci.
Sempre coadiuvata dall’attuale consiglio direttivo ha saputo far dotare negli scorsi anni la stazione di un’ulteriore pony-lift situato a valle del ristorante a Cancorì su di un pendio con pendenza ideale per una progressione didattica corretta degli allievi principianti per lo sci e lo snowboard, ideale passaggio e anello di congiunzione tra la manigliovia per principianti e lo sci-lift a piattello.
Ultimo in ordine di tempo ma non di importanza a partire dalla stagione 2015-2016 la nostra scuola ha assunto l’attività di noleggio nella stazione.
Anche questo importante compito per la nostra scuola, propostoci dalla direzione della stazione, è stato voluto e caldeggiato dall’attuale direttrice che ne è, a giusta ragione, particolarmente orgogliosa!
Le uscite di fine stagione per lo Swiss Snow Happening con i membri della scuola e gli accompagnatori
Sono passati così velocemente tra queste righe ben quarant’anni di attività della nostra scuola, tra alti e bassi, tra momenti di euforia e momenti di bonaccia e a tratti di angoscia per le sorti della nostra bella stazione invernale.
Ci si trova nuovamente e purtroppo ancora in una fase critica e delicata per le attività invernali non solo del Nara, ma di tutto il Ticino, confrontati con sfide che si possono definire “epocali” dovute ai cambiamenti climatici in atto, sfide che richiedono scelte avvedute ma decise e lungimiranti.
Una di queste si impone a breve termine ed è quella di dotare la nostra stazione turistica di un impianto di innevamento programmato che possa permettere la garanzia di un’apertura di parte del comprensorio sciistico subito ad inizio stagione, quando tutti sentono la “voglia di neve” e permettere così anche alle modeste ma estremamente importanti stazioni invernali del Ticino di poter essere turisticamente presenti, come d’altronde già fanno le altre realtà turistiche attorno a noi!
Rimaniamo convinti che tutto quanto fatto in questi lunghi anni di attività abbia avuto e ha tutt’ora un senso, poiché ha contribuito significativamente alla promozione turistica di una regione alpina di montagna come la Valle di Blenio e di riflesso dell’immagine del Ticino come pure alla crescita, non solo in senso metaforico, di persone, amicizie e legami di ogni tipo; nell’ambito di un bellissimo lavoro come l’insegnamento degli sport da neve svolto con grande professionalità e passione a favore dei giovani e delle persone di ogni età e provenienza.
Un caloroso grazie ed un pensiero di riconoscenza va quindi a tutti i maestri di vario grado e disciplina, monitori, ausiliari attivi e passivi, che hanno contribuito e contribuiscono tutt’ora a far funzionare egregiamente quest’idea, durante questi lunghi anni!
I DIRETTORI
I PRESIDENTI
Testo di Leonardo Toschini
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